Sono un’insegnante siciliana, vincitrice del concorso 2016, e desidero condividere una situazione incresciosa ed inverosimile.
Nel 2016 ho partecipato al Concorso a posti e cattedre per il personale docente così come previsto dalla Legge 107 del 2015, e sono risultata VINCITRICE. Un concorso definito innovativo che ha selezionato i migliori docenti puntando sul merito, sul riconoscimento del percorso svolto e sulla qualità.
In Sicilia i posti previsti nel bando per la Scuola Primaria sono 1.096 e i candidati che hanno partecipato al concorso/selezione 6.354. Dopo mesi di attesa il responso: 730 ammessi alle prove orali, 9 maestri su 10 giudicati non ammessi.
In seguito alle prove orali i docenti risultanti vincitori sono solamente 708 a fronte di 1.096 posti previsti dal bando. Onde fugare ogni equivoco è possibile fare un calcolo veloce: 1.096 (posti a bando) – 708 (vincitori) = 388 (posti rimasti vacanti).
Quindi dovrebbero “avanzare” 388 posti; invece, qual è la realtà?
Ad agosto 2017 sono state assunte solamente 83 persone.
Sono consapevole che non fosse possibile assumere tutti i candidati subito, ma tale contingente è preoccupante per chi è ancora in attesa di raggiungere l’agognata assunzione a tempo indeterminato.
Non di meno destano ansia i continui ricorsi vinti dai colleghi siciliani, assunti al nord Italia, i quali, appellandosi ad un sistema (algoritmo) che ha erroneamente attribuito la sede di trasferimento, ottengono momentaneamente un’assegnazione in sovrannumero e successivamente l’assegnazione definitiva, inficiando il contingente da attribuire alle assunzioni.
I ricorsi vinti, nelle varie province siciliane, AUMENTANO quotidie.
Una vincitrice di concorso che non molla e “lotta” per un diritto, affinché nessuno venga “dimenticato”.
Patrizia Santoro
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