Con un comunicato di poche ore fa Mario Pittoni (Lega) contesta la posizione espressa dai docenti vincolati subito dopo la notizia della mancata intesa fra sindacati e Ministero in materia di mobilità.
“Le posizioni sul vincolo sono rimaste quelle di un anno fa”: è questo – dice Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione per la Lega – uno slogan dei docenti vincolati.
“Ma non è così” commenta l’ex senatore leghista che, di fatto, si dimostra soddisfatto per come sta operando il Ministero in questa fase: “A fronte di impegni precisi (legati ai fondi del PNRR) siglati con l’Europa dal Governo precedente a trazione M5s-Pd, questo Governo si è fatto carico di una complessa interlocuzione con l’Ue per spiegare che una serie di scelte sulla scuola, tra cui l’attuale vincolo di permanenza, presentano criticità e vanno riviste”.
“Grazie a tale interlocuzione condotta dal ministro Valditara – spiega Pittoni – si è intanto ottenuta la possibilità di far partecipare alla prossima procedura di mobilità anche la categoria dei neoassunti, che era stata vincolata dal Decreto PNRR del Governo Draghi. Per ottenere conferma della loro partecipazione, dovremo ora attendere il definitivo riscontro di Bruxelles, dopo il quale si potranno adottare i necessari correttivi legislativi per consolidare questa posizione e rivedere più in generale il meccanismo della mobilità”.
Senza dimenticare il fatto che, secondo il responsabile scuola della Lega, per garantire la continuità e contenere la mobilità bisognerebbe non tanto introdurre discutibili vincoli ma piuttosto proporre adeguati incentivi per la permanenza nella stessa sede e mettere in atto un piano di assunzioni che consenta di coprire con personale titolare una quota consistente delle cattedre disponibili.
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