Il comma 7 dell’art.2 della bozza del CCNI che sarà firmato tra giovedì e venerdì non avrebbe potuto eliminare i vincoli, che sono stati imposti per legge, pertanto essi non sono stati affatto eliminati e questo sarà bene chiarirlo, visti i toni trionfalistici di un solo sindacato della scuola dopo la riunione di ieri e di alcuni gruppi di neo immessi in ruolo al 20/21.
Ai docenti neo immessi in ruolo nel 21/22, 22/23, 23/24, si dà ora solo una possibilità di conseguire la sede definitiva di titolarità, in cui dovranno comunque restare vincolati per 3 anni, per trasferimento provinciale e interprovinciale a domanda e in caso di non presentazione della domanda o di mancato trasferimento, la sede di titolarità resta quella di assunzione. Il trasferimento va fatto solo nel primo anno di immissione in ruolo.
Tale possibilità è estesa anche ai docenti immessi in ruolo nel 20/21 che lo scorso anno che non hanno potuto fare domanda senza andare a modificare i trasferimenti per il 21/22.
Restano i vincoli triennali per i docenti neo immessi in ruolo e restano i vincoli triennali soprattutto per tutti i docenti che presenteranno domanda di mobilità territoriale e professionale dal 22/23 qualunque tipologia di sede ( scuola , distretto comune provincia ).essi indichino nella domanda di mobilità.
La soluzione contrattuale che si sta profilando ovviamente appare insufficiente, certo migliorabile, ad esempio si può prevedere che l’anno di assegnazione della sede sia concorrente per il triennio di vincolo, gli immessi in ruolo 20/21 così avrebbero già svolto due anni di vincolo.
Inoltre a nostro avviso bisognerebbe limitare il regime dei vincoli di cui al comma 2 lettera f) art.58 alla sola mobilità provinciale e non anche a quella interprovinciale che continuerebbe ad essere regolata dall’art.22 del CCNL, in quanto la nuova norma dei vincoli nell’interproviniale avrebbe un impatto devastante.
Sulla mobilità SBC aveva presentato una serie di proposte emendative alle OO.SS. che andavano anche a toccare altri aspetti al di là della solita manutenzione del testo.
Per i vincoli avevamo posto la necessità di una soluzione ponte che avrebbe congelato per il 22/33 l’applicazione dei vincoli in attesa del rinnovo del nuovo CCNL e di un intervento normativo risolutivo.
Il problema dei vincoli non è quindi risolto, registriamo solo un timido passo in avanti, giocato in punta di burocrazia ministeriale, in assenza di un auspicato provvedimento politico parlamentare, quindi resta ancora il problema di un intervento del Legislatore per abrogare i vincoli nella mobilità dei docenti, abrogando integralmente il comma 2 lettera f dell’art. 58 della legge 106/2021, facendo così ritornare nell’alveo della contrattazione tutta la materia come più volte chiesto.
Ora la politica faccia la sua parte.
SBC continuerà a battersi contro i vincoli insieme alle OO.SS, affinché sia abolita questa anomalia di sistema frutto di una visione rigida centralistica e burocratica quasi napoleonica di gestione del personale della scuola e la loro mobilità sul territorio.
Scuola Bene Comune