C’è molta delusione nel mondo della scuola per la mancata soluzione del problema del vincolo quinquennale previsto dalla legge 159 del 2019.
In molti speravano che nel Decreto Sostegni approvato oggi dal Consiglio del Ministri ci fosse una norma in tal senso, ma nonostante il pressing dei sindacati e anche di una parte della maggioranza di Governo, alla fine non è successo nulla.
Almeno per ora la norma resta e quindi nei prossimi giorni il Ministro dovrebbe firmare l’ordinanza che darà il via alle procedure per la mobilità.
Caduta la possibilità di consentire la presentazione della domanda di trasferimento anche al personale soggetto a vincolo, si apre però una ipotesi diversa.
Durante il passaggio parlamentare il decreto potrebbe subire qualche modifica; una soluzione potrebbe quindi essere quella di prevedere che per quest’anno, in relazione alla situazione pandemica e in via del tutto eccezionale, il personale sottoposto a vincolo possa presentare almeno domande di utilizzazione o di assegnazione provvisoria.
Fra le prime reazioni alla mancata approvazione della norma va segnalata una dichiarazione di Mario Pittoni (Lega) che osserva: “Nel decreto Sostegni non c’è la norma, chiesta da più parti, per sospendere il blocco quinquennale dei docenti”.
Aggiunge il senatore leghista: “Si domanda una deroga temporale, motivata dallo stato di emergenza pandemica, a sostegno delle famiglie e dei lavoratori della scuola per consentire il più facile avvicinamento al proprio nucleo familiare e al tempo stesso diminuire la massa di spostamenti che settimanalmente si registra con riferimento ai lavoratori fuori sede. Un provvedimento dal nostro punto di vista assolutamente in linea con lo spirito del decreto”.