Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato. Questo è uno dei dati principali emersi dalla ricerca “Prima che sia troppo tardi”, promossa da Inc Non Profit Lab e AstraRicerche, e presentata alla Rai in occasione della Giornata del 25 novembre. Lo studio sottolinea come l’educazione all’affettività sia cruciale per affrontare il problema, iniziando dalle scuole.
Il sondaggio, condotto su oltre mille persone tra i 18 e i 65 anni e 54 organizzazioni del terzo settore, evidenzia che il 91,6% degli intervistati vorrebbe che le scuole fossero protagoniste nella sensibilizzazione dei giovani. In particolare, quasi l’80% ritiene fondamentale introdurre l’educazione all’affettività come materia di studio. Secondo Pasquale De Palma, presidente di Inc, educare i ragazzi alle emozioni è un efficace antidoto alla violenza.
Tra le priorità individuate ci sono il riconoscimento dei segnali di violenza (72,6%), il superamento degli stereotipi (48,1%), la gestione della rabbia (45,6%) e la comprensione dei rapporti sentimentali (40,1%). Questa “educazione preventiva dell’anima”, come la definisce il filosofo Umberto Galimberti, dovrebbe partire dai primi anni di scuola, già dai 5 anni secondo l’86,5% degli intervistati.
Un dato allarmante riguarda la generazione Z, in particolare i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, meno informati e sensibili al tema rispetto alle coetanee. Solo il 64% di loro percepisce la violenza di genere come un problema, contro l’89% delle ragazze, e appena il 43% la considera una priorità. Questo “analfabetismo emotivo”, come lo descrive Alberto Pellai, ricercatore dell’Università di Milano, è aggravato dall’influenza dei social e della pornografia online, che spingono verso comportamenti a rischio.
Anche se oltre l’80% degli italiani ricorda campagne mediatiche sul tema, molti le giudicano inefficaci, ritenendole “retoriche e poco utili”. Tuttavia, il mondo della comunicazione resta un alleato importante: raggiungere bambini e adolescenti attraverso media e scuole è essenziale per smantellare pregiudizi e costruire una cultura basata sul rispetto.