Una scuola nel quartiere torinese di Pozza Strada è diventata teatro di un grave episodio di violenza che ha travolto studenti e genitori in un vortice di tensioni. Ciò che era iniziato con uno scontro tra ragazzi l’8 ottobre si è trasformato in una vera e propria faida familiare. Insulti, pestaggi, minacce e persino atti vandalici – come il taglio dei freni della bicicletta di una madre – hanno creato un clima di paura che ha coinvolto l’intera comunità scolastica.
Come riportato dai giornali locali, secondo il dirigente scolastico dell’istituto, questa vicenda supera i confini del bullismo tradizionale. “Non è un attacco ripetuto contro un’unica vittima, ma uno scontro tra famiglie che ci ha travolti”, spiega. L’origine delle tensioni è controversa: alcune versioni parlano di insulti razzisti, altre di un litigio per pochi euro prestati. A peggiorare la situazione, sono stati gli interventi diretti di genitori nelle dinamiche tra ragazzi, alimentando ulteriormente il conflitto.
Nel tentativo di gestire la crisi, la scuola ha organizzato incontri straordinari con le famiglie e ha sporto denuncia. Tuttavia, molti genitori si sentono abbandonati. “Ci aspettavamo azioni più decise”, denunciano, mentre alcuni si sono rivolti a legali per tutelarsi. Nel frattempo, accompagnano personalmente i figli da e verso scuola, trasformandosi in “guardie del corpo” per paura di ulteriori ritorsioni.
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