I fatti risalgono a marzo del 2015, quando un ragazzo trascinò la sua compagna di classe in un ripostiglio di un liceo di Siena e la violentò. Questo terribile atto diede il via a un’inchiesta che portò a un processo penale presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze. Entrambi i ragazzi avevano 16 anni e, nel 2022, il colpevole è stato condannato per violenza sessuale aggravata.
Come riporta Il Corriere della Sera, il giudice del Tribunale di Firenze, prendendo atto della sentenza penale di condanna, ha disposto una perizia medico-legale per la quantificazione del danno e ha stabilito la responsabilità del ragazzo e dei suoi genitori, ritenuti colpevoli di non aver vigilato adeguatamente sul comportamento del figlio, escludendo invece qualsiasi responsabilità dell’istituto scolastico e del ministero.
A commentare il caso è stato lo stesso ministro Valditara: “Molto importante questa decisione giurisprudenziale che chiama i genitori a rispondere civilmente per violenze gravi commesse dai figli. Va nella stessa direzione della norma contenuta nel ddl sulla condotta che prevede multe per chi aggredisce gli insegnanti. La scuola e la società debbono sempre più fondarsi sulla responsabilità individuale”.
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