Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione della Fondazione Giulia Cecchettin.
In estrema sintesi il Ministro aveva affermato che pensare di affrontare la questione femminile attraverso la lotta al patriarcato è una posizione ideologica.
Il patriarcato – ha detto ancora Valditara – è scomparso dal 1975 perché proprio in quell’anno venne approvato il nuovo diritto di famiglia.
Osservazione che risponde certamente ai fatti ma che trascura un elemento importante: non basta una legge per cambiare comportamenti che sono spesso radicati nel modo di vivere e nella tradizione di un Paese.
Come peraltro ha ribadito anche la ministra Roccella: “Le leggi sono uno strumento essenziale ma non sono sufficienti a difendere le donne è necessario intervenire su diversi fronti; temo che nessuna legge avrebbe potuto salvare Giulia Cecchettin”.
D’altronde è un dato di fatto che la maggior parte degli atti di violenza nei confronti delle donne avvengono in famiglia o nel rapporto di coppia.
Valditara ha poi aggiunto: “Se una volta il femminicidio era frutto di una concezione proprietaria di una donna, oggi sembra più il frutto di una grave immaturità narcisistica di un maschio che non sa sopportare i no”.
Sarebbe interessante sapere a quali ricerche di carattere psicosociali il Ministro faccia riferimento per poter fare queste affermazioni.
Ma la frase che più di tutte ha scatenato le reazioni di tanti osservatori è stata un’altra: “Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale”.
Ci si aspettava che nella giornata odierna qualche esponente della maggioranza intervenisse per prendere le distanze dalle parole del Ministro e invece è stata la stessa Presidente Giorgia Meloni a dichiarare di essere del tutto d’accordo con il suo Ministro.
Le esternazioni di Valditara, quindi, non vanno considerate una gaffe o “parole dal sen fuggite” ma l’espressione del tutto coerente con un programma di lavoro condiviso dall’intera maggioranza.
Va segnalato invece il commento di Nicola Fratoianni che ha ripreso un termine usato da Christian Raimo, il professore romano sospeso dal servizio per tre mesi a seguito delle sue affermazioni sulle scelte politiche di Valditara: “Quelle del Ministro – ha detto il leader di Sinistra Italiana – sono parole luride”.