E’ ormai imminente l’approvazione definitiva del disegno di legge a firma di Rossano Sasso che prevede importanti modifiche ad alcuni articoli del codice penale allo scopo di aumentare la sicurezza del personale scolastico contro manifestazioni di violenza da parte di studenti e loro familiari.
Il provvedimento – ha spiegato il senatore Marti presentandolo il Commissione Cultura al Senato – intende porre un argine alla successione di gravi episodi che hanno visto i docenti vittime di violenza, hanno profondamente leso l’autorevolezza della figura professionale dell’insegnante e, al tempo stesso, il principio del rispetto per la persona.
Il disegno di legge prevede anche la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico finalizzato alla introduzione di un sistema di monitoraggio e di studio dei fenomeni di violenza a danno del personale scolastico.
Viene istituita anche la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico che verrà celebrata ogni anno il 15 dicembre.
Soprattutto, però, il provvedimento introduce alcune modifiche importanti al codice penale.
L’articolo 4, per esempio, introduce un’ulteriore circostanza aggravante del reato, consistente nell’aver agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle loro funzioni.
L’articolo 5 interviene poi sull’articolo 336 del codice penale (“Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale”), ai sensi del quale è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni chiunque usa violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o a un incaricato di pubblico servizio per costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell’ufficio o del servizio.
Con la modifica proposta si prevede che la pena sia aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola.
Analogamente la pena per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale viene aumentata se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo o amministrativo della scuola.
Il provvedimento è stato fortemente voluto dal ministro Valditara anche a seguito dei sempre più frequenti episodi di violenza nei confronti di docenti e dirigenti scolastici.
Il disegno di legge è stato già approvata dalla Camera ed esaminato dalla Commissione Cultura del Senato.
La Commissione ha operato in “sede redigente” e questo abbrevierà il lavoro dell’aula che non dovrà più riesaminare il ddl articolo per articolo.
Questo significa che con un paio di sedute l’aula potrebbe approvare definitivamente il provvedimento.
Quest’ultimo passaggio è atteso per fine febbraio.