Ormai è diventata una moda offendere e picchiare i docenti.
E’ l’eclissi del principio d’autorità. E non solo. Esprime l’ambivalenza del rapporto tra la famiglia e la scuola. Delega limitata fino a quando… si resta nella sfera del piacere per il ragazzo. Se l’intervento della scuola è caratterizzato da quello della realtà, declinato nel rispetto dei ruoli, nell’assunzione di responsabilità da parte del ragazzo, allora…
Purtroppo quando si è coinvolti in queste situazioni non rimane che la “forza della legge”. Sono curioso di sapere quanto i recenti fatti di cronaca hanno portato davanti ai giudici i genitori protettivi e sindacalisti dei propri figli.
Gli insegnanti sono pubblici ufficiali, quindi…
Partiamo allora da questo dato: gli insegnanti sono pubblici ufficiali! Se l’offesa o l’aggressione avviene mentre essi “compiono un atto d’ufficio o operano all’interno della loro funzione”, allora il comportamento del genitore assume rilevanza civile e penale.
Quindi denunciare è possibile! Chiedere i danni morali e fisici rappresenta anche un deterrente, una “notizia” da diffondere per “raffreddare i bollenti spiriti” di qualche genitore. La sanzione civile che ha effetti anche sul portafoglio, sicuramente porta a gestire meglio impulsi “animaleschi”.
Lasciamo da parte ogni buonismo e pietismo! Solo in questo modo è possibile ridurre il fenomeno.
Per qualunque azione legale possiamo partire da questa sentenza.
Le violenze sugli insegnanti devono cessare.
Gianfranco Scialpi