“É ovviamente positivo che vengano regolarizzati tanti precari e quindi diminuisca la disoccupazione nel settore, ma solo se questi nuovi dipendenti pubblici non comportino un ulteriore costo difficilmente sostenibile dalle finanze pubbliche e dal settore dell’Istruzione.
Sarebbe assolutamente un risvolto negativo e assurdo qualora in tempo di crisi quando molti Istituti avevano addirittura palesato di non riuscire ad aprire a settembre, il Ministero decida di assumere e in seguito si riscontrassero negligenze e mancanze per studenti e strutture scolastiche.
Ciò sarebbe intollerabile. Auspichiamo quindi in primo luogo siano realizzate al più presto quelle promesse importantissime annunciate dal Ministro già da parecchi mesi, questioni come per esempio la digitalizzazione dei libri di testo, la bonifica degli edifici scolastici pericolosi o mal funzionanti etc. Noi crediamo di insegnati ve ne siano fin troppi e questa scelta non sia stata minimamente dettata da una necessità, ma speriamo di essere smentiti e auspichiamo il Ministero non ci deluda continuando a pensare anzitutto agli studenti. Infine chiediamo maggiori ragguagli a proposito di “autovalutazione degli Istituti”, non capendo come chi lavora o gestisce un Istituto potrebbe mai auto-attribuirsi giudizi negativi”.
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