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Visite fiscali nella scuola: ci penserà Inps, ma solo se avrà i fondi necessari

Dal 1° settembre si cambia. L’Inps gestirà le visite fiscali anche per i dipendenti della scuola. Lo prevede, come più volte scritto, il decreto legislativo n.75 del 27 maggio 2017, (il decreto Madia).

Le novità – che prevedono anche “premi” ai medici che effettuano le visite fiscali, in base agli obiettivi raggiunti – dovranno tenere conto delle linee guida Inps-sindacati ed entreranno in vigore dal prossimo 1° settembre, quindi con l’avvio del nuovo anno scolastico.

È prevista anche “un’indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi” che potranno essere previsti nelle convenzioni tra Inps e sindacati dei medici che svolgono gli accertamenti sui lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti per malattia.

Scatterà anche il divieto per incarichi a chi ha raggiunto l’età da pensione e “se già in essere, cessano”.

 

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L’Inps ha già emanato le prime disposizioni con il messaggio 3265 del 9 agosto. Le richieste delle amministrazioni per le visite fiscali ai dipendenti saranno soddisfatte solo fino alla concorrenza del budget assegnato dal legislatore pari a 17 milioni di euro, segnala Italia Oggi. Questi fondi dovranno bastare per coprire le spese di tutte le visite fiscali che saranno effettuate nell’intero territorio nazionale.

La procedura di richiesta delle visite da parte delle scuole avverrà via web in modo automatizzato. Nel corso della visita ambulatoriale dovranno essere valutate soltano l’effettiva sussistenza dello stato morboso e le relativa prognosi, mentre non rientrerà tra i compiti dell’istituto la valutazione delle eventuali giustificazioni prodotte. Il dipendente pubblico si assenta dal proprio domilicilo durante la malattia? Dovrà avvisare la scuola che poi avviserà l’Inps.

Andrea Carlino

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