Martedì 14 novembre alle 11, a Villa Citelli (via Salvatore Tomaselli, 31), si inaugura la mostra “Vite di donne nella storia – Anche la cancellazione è violenza” organizzata dal Sistema Museale d’Ateneo, dal Comitato Unico di Garanzia e dal Coordinamento per le Pari Opportunità.
I materiali esposti fanno parte di una collezione, donata in occasione del 25 novembre dal Collettivo femminista Rivoltapagina al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo, che ne ha affidato la cura al Centro Interdisciplinare di Studi di Genere GENUS.
La mostra, nel respingere l’idea della “donna vittima” e distogliendo volutamente per un attimo lo sguardo dalle violenze quotidiane, intende intervenire sulla incivile eredità culturale della violenza, raccontando in breve la vita di alcune delle moltissime donne che, fin dai tempi più lontani, hanno inventato, scoperto, progettato, scritto, ma il cui contributo per diverse ragioni è stato dimenticato.
La violenza è infatti l’espressione estrema dell’asimmetria di potere tra i sessi, di una cultura che la costruisce, la giustifica e la trasmette in modo invisibile nella famiglia, nelle istituzioni, soprattutto in quelle educative, con la cancellazione delle donne dai testi scolastici, quindi dalla formazione del senso comune e di un’etica civile.
La mostra vuole essere uno stimolo alla riflessione quotidiana sul passato e sul presente che rompa il velo delle censure, dei silenzi, dell’oblio che ci ha restituito una storia popolata solo di uomini nell’arte, nella scienza, nella politica. Si pone pertanto come uno strumento di confronto e di sperimentazione da consegnare a chi è coinvolto a qualunque titolo nei luoghi di formazione.
Info e orari
La mostra sarà visitabile dal 14 novembre all’1 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.
Le visite dei gruppi vanno prenotate inviando un’email agli indirizzi [email protected]e [email protected].