Non poteva passare inosservato il ritrovamento di un bullone di metallo in un panino servito nella mensa scolastica di un istituto comprensivo Milano. Il fatto è accaduto lo scorso 15 marzo, quando gli alunni della quinta primaria dell’istituto meneghino hanno consumato nel refettorio dell’istituto un pranzo a sacco fornito da Milano Ristorazione dopo avere svolto un’uscita didattica: uno dei bambini, assieme al prosciutto e al formaggio del panino ha notato la presenza dell’oggetto metallico, per fortuna prima di addentarlo o ingoiarlo. Subito dopo l’accaduto, la rappresentante della classe quinta in cui si è verificato l’episodio si è lamentata perchà già qualche tempo fa era stato trovato “un insetto trovato all’interno della pasta” servita a mensa e in generale per “la scarsa qualità del cibo proposto e dei piatti che arrivano in tavola. Facciamo segnalazioni da anni, per ogni tipo di criticità, ma non cambia nulla”, ha chiosato la donna.
A distanza di dieci giorni dal fatto, il presidente di Milano Ristorazione Bernardo Notarangelo ha deciso di rassegnare le dimissioni: “Dopo quattro anni di grande impegno, quella vite nel panino è stata davvero un colpo al cuore. La mia è umana stanchezza. Per questo lascio”, ha scritto Notarangelo in una nota.
“Anzitutto – prosegue – voglio fare una cosa che avrei voluto fare fin da quando ho appreso della ‘vite nel panino’. Al riguardo, ho subito disposto verifiche scrupolose, per accertare le responsabilità e renderne conto. Ma al tempo stesso ho pensato subito a quel bambino, a quella famiglia”.
Rivolgendosi all’alunno che ha trovato il bullone nel panino, Notarangelo ha detto: “Caro bambino, ho due figli meravigliosi, ormai grandi, che hanno frequentato come te le scuole pubbliche di Milano e mangiato i pasti di Milano Ristorazione. Quando ho appreso del panino ho pensato a te e ho pensato a loro. Le responsabilità saranno accertate, ma quella vite nel tuo panino non doveva esserci”, ha concluso il presidente dimissionario.
Nei giorni scorsi, La Tecnica della Scuola si è occupata delle mense scolastiche “horror” presenti in scuole di tutta la Penisola, a seguito delle ispezioni svolte dai Carabinieri dei Nas per verificare l’operato di 1.058 aziende di ristorazione collettiva presenti all’interno di istituti di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, a partire dagli asili nido.
Di tutte le ditte controllate, in ben 341 (il 31%) sono state riscontrate irregolarità: sono state quindi comminate 482 violazioni penali e amministrative, con sanzioni per 240 mila euro, contestate per “violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti”, anche per la mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e per la mancata “regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale”.
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