I libri cartacei rappresentano la linfa della lettura, della tradizione e della cultura per cui sono intramontabili. Non devono scomparire per essere sostituiti dagli ebook, ossia dai libri elettronici.
I libri cartacei hanno uno spirito, un’anima, una vitalità che si percepisce dallo sfogliare delle pagine con le dita della mano. E poi un conto è assaporare il profumo della carta stampata, un altro conto e sfogliare sullo schermo di un tablet le pagine elettroniche di un libro.
Non c’è armonia come nel libro cartaceo, non c’è vita, ma soltanto una vuota e percettibile aridità. Diverse sono le emozioni che si possono provare nella lettura di un testo cartaceo in cui tutto si anima e si muove e con esso di mettono in moto anche le emozioni del lettore che scorre nella lettura con gli occhi e sfoglia manualmente le pagine.
I libri cartacei devono sopravvivere e non possono morire ed essere distrutti dall’imperante sopravvento dell’editoria elettronica. A scuola i libri cartacei devono continuare ad essere adottati e utilizzati come strumento didattico fondamentale.
Possono soltanto essere affiancati da approfondimenti ed aggiornamenti elettronici da scaricare in rete o da supporti multimediali, ma non possono scomparire del tutto. Essi rappresentano il motore della cultura di un popolo, di una civiltà in ogni tempo della sua storia e sono il faro per la trasmissione della conoscenza nel futuro.
Insomma a scuola i libri cartacei devono continuare il loro cammino, nonostante la presenza di supporti multimediali di accompagnamento alla didattica tradizionale, attraverso la presenza di Lim, video proiettori, cd rom e quant’altro serve per l’apprendimento. Per questo diciamo a gran voce: viva il libro cartaceo e lunga vita alla carta stampata!
Mario Bocola
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