La “Buona Scuola” di Renzi è un colabrodo, fa acqua da tutte le parti. In questa puntata di vivalascuola Carmelo Palladino dà conto dei disastri che sta provocando nelle scuole, Adolfo Scotto Di Liuzio la collega all’esaurirsi delle motivazioni ideali della scuola democratica del Novecento, Marina Boscaino esprime lo stato d’animo che si respira nelle scuole, Mauro Presini ci fornisce le parole per l’augurio iniziale: “Nessuna legge, per quanto ingiusta e “sbagliata”, ci impedirà di impostare il nostro lavoro con impegno, esperienza, empatia, passione e spirito democratico, facendo del nostro meglio per dimostrare che i cambiamenti si realizzano dal basso partendo dalla comunità-classe, a prescindere da tutti i disincentivi che ci vengono imposti dall’alto. Quindi il mio augurio sincero di un buon anno scolastico va a tutti coloro che credono che dipenderà anche dal loro contributo se la scuola sarà veramente buona, indipendentemente che essi siano studenti, genitori, collaboratori, assistenti, dirigenti o insegnanti. Perciò buon anno scolastico a chi insegna e non si rassegna, a chi elabora e a chi collabora, a chi lotta e a chi boicotta, a chi è diffidente e a chi è studente, a chi progetta ma non si assoggetta, a chi è dirigente e sta in mezzo alla gente, a chi arriva potenziato e a chi è già demotivato, a chi ora sta seduto mentre prima ci ha creduto, a chi tiene le scuole aperte e proprio per questo si diverte; ma soprattutto buon anno scolastico a chi ha vissuto il crollo ma poi si è detto: “Io non mollo”.