Tra oggi 5 giugno ed il 9 giugno dovrebbero concludersi le trattative tra MIUR e sigle sindacali per la stipula del contratto per le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie per il futuro anno scolastico.
Tanta è l’angoscia che in questi giorni assale molti dei docenti assunti in fase B e C dalla Buona Scuola, ma poi destinati fuori dalle proprie regioni dalla mobilità forzata e piena di errori dello scorso anno.
La chiusura da parte del MIUR rispetto alla deroga al vincolo per le AP per tutti è stata ribadita più di una volta nelle dichiarazioni della Ministra Fedeli ed i sindacati non si sono ufficialmente espressi rispetto alla posizione che intendono assumere durante la trattativa.
Sono necessarie azioni di fermo contrasto a tutto quello che sta accadendo perché la strada per sanare le molte ingiustizie nel mondo scolastico è ancora lunga. Chi vuole negare le assegnazioni provvisorie in deroga a tutti in questo momento nega apertura e possibilità di dialogo anche per il futuro, delineando, per i docenti assunti in fase B e C dalla L.107/15, un quadro a tinte fosche che non crediamo possibile che anche i Sindacati vogliano dipingere.
Di fronte ai tagli operati all’organico delle regioni del Sud – 1200cattedre su posto comune circa sono state tagliate complessivamente in Abruzzo (- 69), Basilicata (- 50), Calabria (- 227), Campania (- 264), Puglia (- 299) e Sicilia (- 264) – ed al dato di fatto che su circa 7mila cattedre consolidate tra sostegno e posti comuni nelle stesse regioni solo il 30% sarà riservato ai trasferimenti, ci appare assurdo che si voglia negare la possibilità a tutti i docenti che non otterranno il trasferimento di poter almeno chiedere (senza alcuna certezza di ottenerla) l’assegnazione provvisoria per ricongiungersi ai propri familiari.
Per questo noi docenti riuniti nel movimento dei Nastrini Liberi Uniti ribadiamo la necessità che venga riproposta una soluzione provvisoria anche per il prossimo anno scolastico che dimostri la consapevolezza della portata del problema dei docenti assunti dalla L.107 che è una vera e propria emergenza sociale. Chiediamo quindi:
1. Assegnazioni provvisorie interprovinciali per tutti i docenti assunti da GAE nell’a.s. 2015/2016. Le assegnazioni provvisorie sono un diritto da sempre esistito nella P.A. al fine di ricongiungersi al nucleo familiare nel proprio luogo di residenza e noi chiediamo che tale diritto possa essere esercitato da tutti anche nel futuro anno scolastico. Non solo da categorie speciali.
2. Possibilità di indicare una seconda provincia limitrofa nella regione in cui è compreso il comune di ricongiungimento del docente che chiede assegnazione provvisoria.
3. Chiara ed esplicita norma nel futuro CCNI per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie che preveda espressamente che la stipulazione di nuovi contratti a tempo determinato per l’a.s.2017/2018 sia possibile solo una volta esaurita la disponibilità dei docenti di ruolo che abbiano richiesto A.P.
Inoltre, per quanto concerne i posti in deroga di sostegno, che gli stessi vengano dati in assegnazione provvisoria anche ai docenti di ruolo sprovvisti di titolo (come d’altronde è sempre stato stabilito nei CCNI nei casi di utilizzazione) dopo un previo accantonamento dei posti disponibili in base al numero dei docenti specializzati ancora presenti nelle GAE e nella GI (come accaduto lo scorso anno scolastico nella contrattazione decentrata di alcune regioni)
4. Che gli spezzoni orario inferiori alle 7 ore non vengano restituiti alle scuole se non dopo averne verificato l’utilità o meno a formare cattedre orario da destinare alle AP per i docenti di ruolo.
Aderiamo alle diverse iniziative che, in questi giorni di trattative sulla deroga alle assegnazioni provvisorie, tutti i gruppi di docenti discriminati dalla L.107 porteranno avanti per far sentire la propria voce.
In particolare segnaliamo la nostra presenza ai presidi organizzati da ODS in Sicilia presso gli USP provinciali e presso l’USR a Palermo alle ore 15 di domani 06 giugno. Sempre domani pomeriggio una nostra delegazione abruzzese porterà le nostre istanze all’USP di Chieti e segnaliamo, a chiusura di questi giorni cruciali, una fiaccolata che si terrà a Napoli il 9 giugno.
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