Vogliamo il preside elettivo!

Alla fine di questo anno scolastico però dovremo considerarci già alla fine del triennio e un giudizio sugli attuali dirigenti dovrà essere fatto fin da ora.

La carica triennale metterebbe il dirigente nelle condizioni di essere attento alle esigenze di tutti i soggetti coinvolti nel progetto della scuola. La scelta dovrebbe essere fatta da parte del collegio dei docenti e dei rappresentanti delle altre componenti della scuola presenti nel consiglio di istituto.

Il consiglio di istituto dovrebbe prevedere una maggiore partecipazione numerica dei rappresentanti dei ragazzi e delle famiglie. In questo modo, si potrebbe determinare anche un risveglio di interesse per una partecipazione attiva, anche dei genitori, alla vita della scuola.

Il docente che si candida dovrà avere le stesse caratteristiche ora previste per diventare dirigente scolastico (anzianità di servizio, laurea, ecc.). Inoltre, il docente che si candida, dovrà avere conoscenze certificate anche nel campo dell’amministrazione scolastica e giuridica in generale.

La complessità della figura richiede anche la capacità di gestione del personale. Queste conoscenze potrebbero essere attestate con frequenza a corsi post universitari di almeno un anno attinenti la materia dell’amministrazione scolastica.

L’aspirante preside potrebbe essere scelto da un albo provinciale dove potranno iscriversi, oltre gli attuali dirigenti, anche i docenti con le caratteristiche indicate. La scelta dovrà quindi avvenire nell’ambito di un albo di idonei provinciale.

L’aggiornamento e i nuovi inserimenti nell’albo degli idonei potrebbe avvenire ogni tre anni. Naturalmente, i docenti non potranno cambiare la figura contrattuale del collega, che riceverebbe solo un maggior riconoscimento economico per la funzione temporanea che sarà chiamato a ricoprire.

Alla fine del triennio il preside potrebbe ricevere la riconferma dell’incarico o tornerebbe a svolgere la funzione di docente. La nomina dei vicepresidi dovrebbe avvenire tra tutti i docenti dello stesso istituto in servizio.

Pensiamo che la possibilità di scelta da parte di tutti i soggetti attivi della scuola darebbe maggiori garanzie rispetto agli attuali sistemi di selezione che, alla base, hanno il superamento di un “quizzone” che valuta, nel migliore dei casi, solo le capacità mnemoniche. Sappiamo in effetti tutti che, in sostanza, serve oggi la capacità di acquisire le opportune raccomandazioni. 

 

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