Attualità

Voglio diventare docente, entro dicembre la pubblicazione del Dpcm che cambia le regole: l’annuncio della ministra Bernini

È ormai di “imminente definizione”, questione di giorni, la pubblicazione del Dpcm che definisce il nuovo percorso di formazione iniziale dei docenti nella scuola di primo e secondo grado: la precisazione è stata fatta il 15 dicembre dalla ministra per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, durante il question time.

La ministra si riferisce al Dpcm, previsto entro lo scorso 31 luglio, che avrebbe dovuto definire come si andranno ad acquisire i 60 crediti previsti dal nuovo percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, aventi come obiettivo l’acquisizione di competenze.

Sul provvedimento ha pesato, a quanto risulta alla Tecnica della Scuola, non solo il cambio di Governo e il non facile accordo con l’impianto del Pnrr, ma anche il mancato accordo tra ministero dell’Istruzione e le Università che di fatto devono svolgere la formazione iniziale dei docenti.

Lo pubblicheremo “auspicabilmente entro il mese di dicembre”, ha detto la ministra, specificando che si tratta di “un tassello cardine della riforma del sistema di reclutamento dei docenti prevista nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

La formazione iniziale, ha aggiunto Bernini, è un “requisito per partecipare ai concorsi” ed è “articolata in un percorso universitario o accademico abilitante” che comprenderà non meno di 60 crediti formativi, un periodo di tirocinio e una prova finale (articolata in una verifica scritta e una lezione simulata).

“Siamo perfettamente consapevoli – ha detto ancora il ministro – che il termine del mese di luglio 2022, originariamente previsto per l’emanazione del Dpcm, non è stato rispettato dal precedente Governo, ma va riconosciuto che il ritardo determinante è stato, in verità, quello dello stesso intervento legislativo di riforma: anche con l’adozione del Dpcm a luglio scorso, infatti, le tempistiche richieste per l’accreditamento non avrebbero comunque consentito, di fatto, l’attivazione dei percorsi formativi, per tutte le tipologie di abilitazione e nei numeri richiesti dal Pnrr, se non a partire dall’anno accademico 2023-2024”.

L’approvazione del Dpcm entro dicembre permetterebbe, ha detto il ministro, di “confermare l’obiettivo temporale di avere la finestra di accreditamento nella prossima primavera, e quindi l’erogazione dei percorsi formativi nell’anno accademico 2023/2024”.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Maturità 2025, che fine ha fatto la circolare per presentare le domande? Le scuole intanto stanno dando indicazioni, confermando la prima scadenza del 30 novembre

"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…

22/11/2024

Donne vittime di violenza, ministero dell’Istruzione illuminato di rosso. Valditara: la scuola sarà al vostro fianco

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…

22/11/2024

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024