In sole quarantott’ore, sono state 5mile le richieste di attivazione arrivate per ottenere lo SPID, il Sistema pubblico d’identità digitale.
I numeri incoraggianti delle richieste presentate dagli italiani , sono stati annunciati dal direttore dell’Agenzia dell’Italia Digitale Antonio Samaritani durante la presentazione dell’iniziativa “Cittadino digitale” in collaborazione con l’INPS.
Ricordiamo che lo Spid – la password unica della Pubblica Amministrazione, che sulla carta dovrebbe essere in grado di aprire a una nuova identità del cittadino – costituisce uno dei pilastri della strategia italiana per l’Agenda Digitale 2014 – 2020, ha l’obiettivo di dotare cittadini e imprese di una identità digitale certificata per l’utilizzo in sicurezza dei servizi pubblici e privati erogati attraverso Internet, è dunque diventato realtà ormai da qualche giorno (il 15 marzo la data di avvio del servizio) e già promette grandi numeri .
L’INPS e AgID invieranno a casa di circa sette milioni di lavoratori una busta contenente la previsione della loro pensione futura; l’iniziativa consentirà di sensibilizzare i contribuenti non ancora in possesso di strumenti per l’accesso ai servizi on line ai vantaggi della digitalizzazione invitandoli a richiedere lo SPID per accedere a tutte le funzionalità possibili del servizio Online.
Inoltre, il governo si è posto i l’obiettivo di rilasciare 6 milioni di Pin unici entro il 2016.
Ma vediamo con qualche dettaglio in più come funziona lo SPID e cosa cambia rispetto allo stato in essere dei servizi della PA.
Ad oggi la Pubblica Amministrazione centrale e locale presenta al cittadino moltissimi sistemi di autenticazione differenti e meccanismi di sicurezza non omogenei.
Cosa cambia con lo SPID? Pima di tutto il fatto di avere un unico punto di accesso su tutti i siti della PA, da qualsiasi dispositivo (PC , Smartphone, tablet) e con meccanismi di Single-sign-on cioè la possibilità di accedere ad applicazioni diverse con un unico account. Inoltre livelli di sicurezza standard ed univoci per tutti i sistemi. In particolare sono previsti tre livelli di sicurezza pensati per bilanciare la corretta usabilità e garantire da eventuali rischi.
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Un primo livello previsto per le operazioni di sola consultazione (identità di primo livello), con utilizzo di username e password, un secondo livello per le operazioni dispositive con l’aggiunta di una password usa e getta (one time password) e un terzo livello per ulteriori operazioni dispositive con utilizzo di ulteriore livello di sicurezza garantita da una smart card.
L’agenzia per l’Italia Digitale sotto la responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri si occupa di accreditare e vigilare sui gestori delle Identità stipulando le convenzioni con i Provider SPID.
Tra I servizi principali accedibili tramite SPID, evidenziamo: 730 precompilato, pagamento TASI-IMU-TARI, iscrizioni asilo nido, certificazione ISEE, certificati energetici, contributi INPS, congedi di maternità.
Come richiederla? Lo Spid arriva per raccomanda o per mail dopo averne fatto richiesta ai gestori dell’identità digitale: ad oggi i provider accreditati sono , TIM, Poste e InfoCert. Per ottenere il pin unico occorre fornire i dati anagrafici: nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fiscale, estremi del documento d’identità, mail, numero di cellulare. Ogni gestore sceglie tra diverse modalità di verifica. Il cittadino può scegliere il gestore di identità digitale che preferisce.
Non rimane che entrare nel nuovo mondo di SPID!
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