Una studentessa dell’Università di Trento, iscritta a Ingegneria, è stata rinviata a giudizio per violazione del sistema informatico dell’Ateneo per alzarsi un po’ il voto. Lo riporta il quotidiano locale “Il Dolomiti”. Non voleva un semplice 30, ma un 30 e lode.
La ragazza è finita a processo per fatti avvenuti nel 2015 e dovrà difendersi dalle accuse che vedono l’ateneo trentino come parte lesa. E’ infatti indagata per accesso abusivo a sistemi informatici e detenzione e diffusione di codici di accesso.
{loadposition facebook}
Dovrà rispondere anche di falso, avrebbe aumentato un voto già registrato e verbalizzato un esame con la firma falsa di un docente.
Il quotidiano riporta che, in base alla denuncia dell’ufficio legale dell’ateneo, si ipotizza che la studentessa del corso magistrale di ingegneria abbia sfruttato la sua conoscenza del sistema di gestione interna “Ateneo Esse 3”, approfondita durante la sua collaborazione con l’area amministrativa, per modificare l’esito degli esami.
Il caso della querela del ministro Valditara allo scrittore Nicola Lagioia sta alimentando nuove polemiche…
I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…
In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…
Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…