Un Festival dall’emblematico titolo “Volgar’eloquio” interamente dedicato al dialetto. Ma non ad un dialetto in particolare bensì a tutte le parlate locali delle regioni italiane.
Si svolgerà dal 5 al 9 marzo nel capoluogo lombardo. Ad organizzarlo la regione Lombardia insieme al Piccolo Teatro di Milano.
In tutto saranno 22 gli avvenimenti previsti nei cinque giorni.
Fra i protagonisti figura per esempio l’attore napoletano Toni Servillo, che il 9 marzo terrà un recital su brani essenzialmente partenopei alla Basilica di San Marco.
Oltre al recital di Servillo, ci sarà il 7 marzo quello di Franco Branciaroli dedicato al dialetto lombardo (sempre a San Marco) e il 9 quello di Marco Paolini che porterà al Teatro Dal Verme brani dell’area veneto-friulana. E poi anche una lezione-spettacolo di Ferruccio Soleri, alcuni appuntamenti per bambini sulla commedia dell’arte e un excursus sugli scrittori della linea lombarda da Carlo Porta ad Alessandro Manzoni, senza tralasciare Giuseppe Parini e Delio Tessa. Per l’intera iniziativa, che si candida a diventare un appuntamento annuale stabile, la regione Lombardia ha stanziato 400 mila euro.
Massimo Zanello, assessore alla Cultura della Regione Lombardia, sottolinea: “spesso parliamo di specie animali in via d’estinzione, ma si tace sulla scomparsa delle identità culturali che invece ci sono e vanno valorizzate per garantire la vivacità di pensiero”.
Per il direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar: “l’identità è lo strumento migliore per leggere il futuro, per aprirsi agli altri svincolandosi dalle chiusure”.