Sogno o son desto?
In questi anni ho conosciuto una scuola in cui spesso la prima preoccupazione è, per l’anno successivo, delle classi e delle cattedre la formazione;
in cui i docenti possono dar bocciature solo se poi non sarà un problema per le classi future. Perchè poi…”se bocciamo, all’esterno che immagine diamo?” e…”le famiglie verranno ad iscrivere i propri figli e figlie?”
In cui a volte sebbene si sappia che si spacci o circolino sostanze, si aspetta prima di far entrare le “guardie” nelle stanze… E’ meglio che passi il momento delle iscrizioni perché altrimenti poi…”fuori chissà quali considerazioni!”
In cui è fondamentale durante gli open day ben apparire e partecipare alla scuola-mercato dov’è essenziale non farsi “scoprire” ma andar meglio del buon vicinato!
In cui i Pon diventano più importanti della didattica “normale” e per essi è giustificata qualsiasi azione per reclutare alunni e personale…
In cui i corsi di recupero sono erogati dagli stessi docenti che i debiti han segnalati…
In cui un alunno può entrare in ritardo con costanza, e magari gustarsi prima anche un caffè senza alcuna titubanza… O dimenticarsi di giustificare le assenze anche per mesi interi senza che nulla accada e senza dargli noie e troppi pensieri…
In cui gli alunni possono usare il cellulare tanto il massimo che si può fare è mettergli una nota e…lasciar stare!
In cui le macchinette sono un punto di ritrovo e di costante approvvigionamento di cibi industriali e bevande zuccherate: un eccellente insegnamento e civico comportamento all’insegna del “mangiate e qualsiasi cosa ingurgitate purchè fastidio non diate!”
In cui le attività extracurriculari son sempre più presenti senza che spesso la cosa venga comunicata ai docenti…
In cui alcuni docenti svolgono contemporaneamente più attribuzioni, dietro opportuna remunerazione e si trascura la disponibilità di chi può eseguire certe funzioni favorendo una maggior compensazione…
In cui a volte non si conoscono bene i fondi disponibili e il loro impiego, i compensi extra o il loro diniego; i criteri di assegnazione dei ruoli o le valutazioni, i progetti a medio e lungo termine e le diverse opzioni…
Sogno o son desto?
Sogno una scuola in cui i docenti siano “precari” e non interessati a restare dove sono ad ogni costo: se si forma la classe e la cattedra si rimane, altrimenti andranno in un’altra scuola ad occupare un nuovo posto…
Una scuola in cui sia il rendimento scolastico il solo criterio per decidere se promuovere o bocciare, opportunamente valutato, ma senza esitare.
In cui non sia assolutamente consentito ciò che è illegale: il fumo in ambienti chiusi o entro i recinti del piazzale, il consumo e lo spaccio di sostanze varie senza che nessuno se ne accorga o si intraprendano deboli azioni solitarie. In cui si metta la legalità e il rispetto della legge al primo posto, sempre e a qualunque costo.
In cui si scelga nel periodo degli open day di sottrarsi al mercato della scuola, facendo capire cosa realmente sei senza esser poi accusato di tirar qualche “sola”!
In cui la didattica ordinaria abbia sempre e comunque una posizione primaria. I pon siano in numero limitato, scelti e valutati in base al loro effettivo e positivo risultato.
In cui gli eventuali corsi di recupero siano affidati a docenti di altri plessi, per liberare quelli curriculari da qualsiasi, anche involontario, conflitto d’interessi.
In cui siano chiari ed applicabili i principi stabiliti dal regolamento d’istituto nonchè le eque e costruttive sanzioni imposte in base a quanto conosciuto.
In cui sia impedito l’uso dei cellulari durante le ore di lezione non lasciando che sia il docente a decidere a sua discrezione.
In cui si decida di riempire le macchinette solo di frutta e di prodotti locali magari biologici, raggiungendo accordi che siano nel segno del rispetto civico ed anche logici. E magari programmare l’installazione di una pubblica fontana in cui abbeverarsi o riempir borracce di acqua pubblica e sana!
In cui per le attività extracurriculari, anche se impossibili da programmare all’inizio, sian fissate le caratteristiche particolari e la durata massima non lasciando solo qualche indizio…
In cui ai docenti sia consentito svolgere solo un’altra ulteriore mansione oltre a quella dell’esimio professore, evitando la concentrazione dei poteri e favorendo l’alternanza in base ai loro desideri…
In cui viga il primato della trasparenza: si conoscano i fondi disponibili ogni anno e il loro possibile utilizzo senza affanno, gli orientamenti generali e nel medio e lungo termine anche quelli particolari, i criteri che determinano le scelte e l’assegnazione dei ruoli senza che alcuni docenti si sentano trascurati o addirittura soli…
Sogno o son desto?
Voglio continuare a sognare,
ad occhi aperti,
perché credo che ogni docente debba provare a lasciare,
a tutti e agli esperti,
una Scuola rinnovata e migliore
rispetto a quella trovata e che aveva a cuore!
Cosmo Coppolecchia