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Voti da scoprire come gratta e vinci, un prof: “Così gli alunni agiscono in maniera attiva”. Le critiche: “Sviluppa ludopatia”

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January 16, 2025

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L’idea di un docente molto seguito su Instagram e TikTok ha scatenato un forte dibattito: il prof ha pensato ad un metodo per coinvolgere gli studenti nel momento nell’assegnazione di un voto, ancora non applicato, che consiste nel grattare via i voti, nascosti sotto bollini, come gratta e vinci.

Il docente, come segnalato anche da Skuola.net, ha postato un video su Instagram che mostra come i ragazzi potrebbero scoprire il proprio voto, chiedendo il parere degli utenti. Ecco le sue parole: “Il messaggio non è legato alla fortuna ovviamente. Ma all’atteggiamento ATTIVO anziché PASSIVO durante la consegna delle verifiche. Io cerco solo e sempre di inventarmi ogni giorno qualcosa per coinvolgere i ragazzi. Farli lavorare, ma nel modo più piacevole possibile. E pensavo che questa potesse essere una buona opzione”.

“Un docente piemontese ha già sperimentato questo metodo. In un’intervista ha anche spiegato i vantaggi di tale esperienza. Il fatto di non rimanere passivi, solo in attesa che un docente comunichi il famigerato voto, ma siano gli alunni stessi ad agire in maniera attiva, per scoprirlo, cambierebbe il livello di stress e di interazione che i ragazzi hanno, e potrebbe alleggerire il loro rapporto con quel voto. Ovviamente, è un pensiero. Un tentativo. Non l’ho ancora attutato. Era un’ipotesi. Se può essere utile ai ragazzi, lo terrò in considerazione. Altrimenti, resterà tutto così com’è”, ha concluso.

Le reazioni

I commenti sotto al post sono divisivi: c’è chi loda il docente per l’originalità e la voglia di rinnovare la didattica. Ma c’è anche chi non è d’accordo e crede che grattare via i voti possa sviluppare ancora più ansia, competitività e, addirittura, ludopatia.

Ecco alcuni commenti a favore dell’iniziativa:

“Se l’avessero fatto i miei prof alle superiori mi avrebbe divertito un sacco e forse avrei affrontato il momento della consegna verifiche con un po’ meno ansia”.

“Da collega mi sembra un modo carino per alleggerire un momento che per certi ragazzi può essere ansiogeno o pesante”.

“Potrebbe essere uno spunto per discutere degli errori commessi prima di sapere il giudizio”.

Ed ecco invece quelli dei detrattori:

“Incentivi alla ludopatia e ai gratta e vinci”.

“Sono una prof. anche io e mi chiedevo quale fosse lo scopo o il messaggio educativo che si intende lanciare”.

“Ma voi docenti 2.0 lo volete capire o no che la scuola non è un gioco?”.

“Cosa insegna ai ragazzi? Perché a me darebbe l’impressione che il mio voto è dovuto alla fortuna e non al mio impegno e capacità”.

Come insegnano i docenti giovani?

Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A rispondere a queste domande un giovanissimo professore di lettere nella scuola secondaria, 23 anni, piemontese, forse proprio quello a cui ha fatto riferimento il docente di cui abbiamo parlato, che usa la metodologia “gratta e scopri il voto”.

Ecco cosa ha detto: “La classica lezione frontale non può sicuramente essere tralasciata, ma considerando che, oggigiorno, i tempi di attenzione degli allievi sono in calo, ritengo opportuno ricorrere a metodologie come il cooperative learning, il brainstorming e la flipped classroom. Ad esempio, dopo aver spiegato un argomento di letteratura o poesia, suddivido la classe in piccoli gruppi e assegno agli allievi il compito di individuare alcune figure retoriche. Gli alunni hanno a disposizione qualche minuto e il primo gruppo che riesce a trovarne di più vince una caramella. Successivamente riprendo la lezione frontale per consolidare l’argomento”.

“Questo approccio, semplice ma dinamico, risulta essere molto apprezzato. Questo è solo un esempio, utilizzo diverse tecniche. Tali metodologie favoriscono la partecipazione attiva degli studenti, la collaborazione tra pari e lo sviluppo di competenze fondamentali come la socializzazione e il pensiero critico”.

Il suo approccio è particolare anche per quanto riguarda la valutazione: “Anche nel momento della valutazione cerco di introdurre elementi che rendano l’esperienza più stimolante. Sono molto apprezzate le strategie didattiche per consegnare le verifiche corrette come, ad esempio, ‘aspettativa e realtà’ oppure ‘gratta e scopri il voto’. Per quest’ultima ho acquistato degli adesivi che incollo sopra la valutazione; gli alunni, in classe, devono grattare lo sticker per scoprire il voto. Questo trasforma il momento della valutazione, che non deve essere causa di ansia, in un’esperienza che i ragazzi attendono con entusiasmo”.