Ci sono alcuni docenti che non comunicano il voto della prova orale o della prova scritta davanti a tutta la classe, pensando che la privacy debba essere garantita a prescindere dalla trasparenza. Il docente oltre a registrare il voto sul registro elettronico in tempo reale, lo deve comunicare allo studente in modo chiaro e davanti a tutta la classe.
Il Garante della privacy ha ritenuto utile fornire, fin dal 2011, chiarimenti sulla corretta applicazione della normativa in materia di protezione dei dati personali all’interno delle scuole, anche allo scopo di sviluppare nella comunità scolastica (che include alunni, famiglie e personale della scuola) una sempre maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri.
A tal proposito è utile ricordare che il Garante della privacy scrive che i voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici.
Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell’istruzione. È necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, che l’istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle “prove differenziate” sostenute dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente.
È di fondamentale importanza specificare che nel comunicare o pubblicare un voto non deve esserci traccia delle diverse modalità di somministrazione del compito o modalità di svolgimento di un colloquio orale e delle conseguenti valutazioni differenziate. Come non devono essere palesate eventuali utilizzazioni di misure compensative e dispensative, adottate in particolare con gli allievi con accertati e certificati disturbi specifici dell’apprendimento. In buona sostanza gli alunni della classe non devono conoscere i casi di BES e di tutti gli alunni che dovessero avere un piano didattico personalizzato
La normativa vigente sulla valutazione degli studenti dice che ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.
Il concetto di trasparenza è dovuto si a sotto l’aspetto della comunicazione, che deve avvenire in maniera pubblica davanti a tutti gli studenti della classe e tempestiva significa che una prova scritta dovrebbe essere corretta e valutata in un tempo ragionevole che non superi i 10 o 15 giorni. Per una valutazione di un colloquio orale si definisce tempestività il momento stesso della conclusione della verifica. La trasparenza si manifesta anche con la chiarezza del voto secondo una griglia di valutazione predisposta prima della prova e resa pubblica a tutti gli studenti.
Uno studente deve conoscere, prima di iniziare la prova di verifica, la griglia di valutazione che il docente utilizzerà per definire il voto.
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