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Voti sempre più alti agli esami e livelli sempre più bassi secondo l’Invalsi

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La mia breve riflessione vuole semplicemente porre una domanda cruciale. Dopo la pubblicazione dei risultati dei test INVALSI viene ribadito in tutti i notiziari che il livello di preparazione degli studenti italiani è drammaticamente precipitato, in particolare alle superiori, dove la DAD ha dominato.

Fin qui non mi sembra che ci si possa sorprendere, visto che nonostante lo sforzo di moltissimi insegnanti appassionati ed il sacrificio di tantissimi studenti tenaci, poter supporre che la lezione in presenza e quella a distanza possano dare frutti equiparabili mi sembra a dir poco ingenuo.

Quello che invece dovrebbe sorprenderci è l’impennata dei voti in generale ed in modo speciale all’Esame di Stato, con valori che in alcune scuole hanno sfiorato l’inverosimile e con molte classi in cui il 100 o 100 e lode hanno rappresentato la regola.

Forse si può ipotizzare che senza gli scritti e con commissione tutta interna si perda di vista l’oggettività? Tale quesito vorrei porlo in particolare al Ministro che aveva affermato di voler vedere come sarebbe andato l’esame per pensare eventualmente di riproporlo in futuro.

Mi auguro davvero che ciò non accada perché confesso che da insegnante e da genitore assisto molto preoccupata al decadimento della serietà nel nostro sistema scolastico, tanto più che la “preziosa” risorsa della modalità online per gli esami di ogni tipo ha fatto proliferare le strategie di copiatura a tutti i livelli.

Gli esiti degli esami di accesso delle università (TOLC) basterebbero da soli a far nascere fior di dubbi: improvvisamente abbiamo una generazione di geni che ottiene punteggi inauditi e improbabili, ma a che prezzo? Di fatto entrano i truffatori e rimangono fuori gli studenti più seri che magari puntano solo sulle proprie forze.

Sarebbe utile che i politici o i sindacati, troppo spesso intenti a difendere sanatorie o esami farsa per le immissioni in ruolo, si chiedessero quali saranno i danni per una società in cui la selezione è solo apparente e i migliori spesso sono scavalcati dai furbi, io personalmente credo che l’unica strada possibile sia quella di ritornare a esami e concorsi seri svolti rigorosamente in presenza e con commissioni non esclusivamente interne.

Lettera firmata