Alcune associazioni di docenti precari e di ruolo si sono date appuntamento il prossimo lunedì 25 luglio a Napoli per organizzare un fronte compatto del “NO” al referendum costituzionale di ottobre.
Ecco il comunicato ufficiale diffuso in rete dal portale napolitime.it.
“Si terrà il 25 luglio prossimo, a Napoli, il tavolo tecnico organizzato da alcune Associazioni e gruppi organizzati di docenti precari e di ruolo. Obiettivo duplice ed ambizioso.
Organizzare il fronte del NO al Referendum Costituzionale e smussare le divergenze tra le varie istanze che provengono dalle differenti posizioni all’interno della categoria. Con una consapevolezza: le divisioni interne al movimento degli insegnanti di ogni ordine e grado indeboliscono il fronte delle rivendicazioni per una Scuola Pubblica veramente buona, a misura di studenti e lavoratori. All’incontro sono stati invitati a partecipare i presidenti delle varie Associazioni e i referenti dei gruppi organizzati.La volontà che si va così delineando è di costruire dalla base la necessaria unità della categoria. Nelle intenzioni degli organizzatori, quello del 25 luglio, sarà un momento di incontro e di dialogo in vista di un importante appuntamento, il prossimo referendum costituzionale, che può rappresentare un obiettivo comune su cui far convergere le aspettative della categoria dei docenti.
“L’attuale situazione di estrema criticità in cui versa la nostra categoria di docenti, precari e non, – si legge in una nota degli organizzatori – richiede oggi più che mai uno sforzo da parte di tutti per ricucire il dialogo ed i rapporti tra le diverse anime che la compongono. Vi è un’urgenza di ritrovare uno spirito di appartenenza comune, pur nelle diverse forme di rappresentanza, per contrastare quella frammentazione che ha contribuito a rendere poco efficace l’azione di tutela dei nostri diritti nell’attuale scenario socio-politico.
Questa divisione interna è andata ad acuirsi nel tempo anche in risposta a scelte politiche che hanno disgregato ancor di più l’intera categoria, favorendo la frammentazione delle rivendicazioni. Il risultato è stato un inasprimento dei rapporti tra le varie aggregazioni che ha avuto come risultato la perdita di una visione d’insieme delle problematiche riguardanti l’intera categoria”. Nell’incontro programmato si discuterà delle strategie operative e delle azioni da mettere in campo su cui trovare la più ampia convergenza, per manifestare l’intento collettivo ed unificatore della categoria, cioè il “NO al Referendum”.
“Non è stato facile riunire insieme così tante personalità diverse – si legge ancora nella nota -, tutte con una propria storia personale fatta di battaglie, sacrifici, impegno attivo, ognuna con una ben precisa identità culturale, politica, sociale ma, tuttavia, accumunate dall’essere parte integrante di un sistema più grande, quello dei docenti, che pur con le diverse modalità partecipano fattivamente al mantenimento e allo sviluppo futuro della scuola pubblica italiana”.
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