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Voto di condotta: adesso c’è la legge; con il 5 si è respinti e con il 6 si fa una tesina che sarà valutata in sede di esame di Stato finale. Il sogno di Valditara si realizza

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“I have a dream” aveva annunciato il Ministro Giuseppe Valditara fin dall’inizio del suo mandato, un paio di anni fa,
Adesso, il suo sogno si è avverato: nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre è stata finalmente pubblicata la legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.
Il provvedimento entrerà in vigore il 31 ottobre prossimo.
Per gli appassionati di numerologia possiamo dire che la legge porta lo stesso numero del Decreto Brunetta del 2009 che aveva dato un “giro di vite” ai comportamenti dei docenti; adesso a distanza di 15 anni il giro di vite riguarda gli studenti.
I contenuti sono ampiamente noti in quanto ne abbiamo parlato più volte.
In sintesi si prevede che per comportamenti inadeguati gli studenti possano essere sanzionati con il 6 in condotta: in tal caso dovranno presentare una “tesina” su un tema di educazione civica in modo da dimostrare di conoscere le regole della convivenza civile.
La tesina sarà valutata in sede di esame di Stato finale.
Se comprendiamo bene il testo della norma nell’ipotesi in cui uno studente del primo anno di un liceo o di un tecnico venga colpito da un 6 in condotta, dovrà presentare una tesina che sarà però esaminata in sede di esame di Stato e cioè, in pratica, più di 4 anni dopo.
Se invece la valutazione del comportamento è inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi.