Attualità

Voto di condotta: la riforma Valditara è in ritardo, anche se il Ministro “auspica” che a settembre possa essere approvata

Il 7 agosto, intervenendo ad Agorà su Rai Tre, il ministro Giuseppe Valditara è ritornato sulla questione della “riforma della valutazione” ricordando che attualmente il disegno di legge sta per concludere il proprio iter in Commissione Cultura della Camera.
Il Ministro ha anche aggiunto di auspicare che entro settembre la Camera possa approvarlo in via definitiva.
Per la verità sui tempi di approvazione del provvedimento e soprattutto sui tempi di entrata in vigore delle nuove norme è lecito porsi qualche dubbio.
Intanto va detto che dal calendario dei lavori reso noto proprio in queste ore dall’ufficio di presidenza della Camera risulta che i deputati riprenderanno a riunirsi in aula non prima del 9 settembre e, sempre secondo il calendario dei lavori disponibile in questo momento, in quella settimana il disegno di legge non risulta all’ordine del giorno.
Quindi, nella migliore delle ipotesi, sempre che nel frattempo la Commissione provveda a concludere i propri lavori, l’aula potrebbe occuparsi del provvedimento non prima della metà del mese.
L’approvazione del ddl potrebbe quindi arrivare verso la fine di settembre, a meno che il Governo, per accelerare i tempi non decida di porre il voto di fiducia.
A quel punto bisognerà poi aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i soliti 15 giorni per consentire alla legge di entrare in vigore.
E poi bisognerà anche vedere se il provvedimento potrà diventare operativo da subito anche perché lo stesso disegno di legge parla di un Regolamento da adottarsi entro 180 giorni dalla entrata in vigore della legge stessa.
E anche le modifiche alla valutazione degli apprendimenti nella primaria (si prevede di ripristinare i giudizi sintetici in sostituzione dei giudizi descrittivi introdotti dalla ministra Azzolina nel dicembre 2020) potranno diventare effettive solo con una ordinanza ministeriale da adottare entro un mese.
Insomma, è del tutto evidente che il Ministro ha tutti i diritti (e forse anche il dovere) di auspicare che a settembre la sua riforma entri in funzione, ma purtroppo talora accade che i tempi della burocrazia non vadano di pari passo con quelli della politica.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Tornare scuola da adulti più volte, per l’ex ministro Profumo così si starà al passo con le tecnologie: 20% giovani laureati, troppo pochi

L’Italia ha bisogno di più giovani laureati, non può fermarsi all’attuale 20%, e necessita di…

08/08/2024

Concorso dirigenti tecnici con funzioni ispettive: emanato il regolamento in attesa del bando, requisiti e titoli di studio richiesti

Con decreto 109 del 12 giugno 2024, pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 6 agosto dello…

08/08/2024

Ricorso contro gli esiti della prova preselettiva del concorso ordinario per dirigenti scolastici

Com’è noto di recente sono state svolte le prove preselettive del Concorso ordinario per Dirigenti…

08/08/2024

Alunni stranieri a.s. 2022/23, più di un quarto frequenta le scuole lombarde, rapporto più elevato italiani/stranieri in Emilia-Romagna: i dati del Ministero

Più di un quarto degli studenti con cittadinanza non italiana frequenta le scuole della Lombardia.…

08/08/2024

Linee guida educazione civica, Pro Vita: “Bene Valditara, adesso stop progetti gender e carriera alias”

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato da Giuseppe Valditara, ha presentato le nuove Linee…

08/08/2024

Alunni stranieri, sono in maggioranza marocchini e albanesi: i dati ISTAT

I principali paesi di origine dei giovani nuovi cittadini che frequentano la scuola italiana sono…

08/08/2024