Come abbiamo già segnalato, nella mattinata del 17 gennaio i sindacati scuola saranno auditi presso la Commissione Cultura del Senato in relazione all’esame del disegno di legge di modifica delle norme sulla valutazione del comportamento degli alunni.
Abbiamo raccolto qualche anticipazione fra i sindacati per capire l’ “aria che tira”.
“Rivedere le modalità di valutazione del comportamento può essere anche opportuno” sostiene Cisl Scuola che però aggiunge: “Questo non risolve però di per sé problematiche complesse, sulle quali incidono dinamiche in gran parte esterne al mondo della scuola. Fondamentale il coinvolgimento delle famiglie, in un rapporto di alleanza educativa che presuppone una loro piena e attiva assunzione di responsabilità. Un aspetto che il disegno di legge trascura: la scuola rischia ancora una volta di essere lasciata sola a gestire problemi che non possono essere considerati solo suoi”.
“Affermiamo con forza che comportamenti violenti da parte degli studenti sono inaccettabili e danneggiano l’ambiente educativo e il rispetto che il ruolo dell’insegnante merita – sostiene Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – ed è fondamentale che le scuole, le famiglie e la società collaborino per creare un ambiente rispettoso e sicuro per l’educazione”.
“Per prevenire comportamenti aggressivi e oppositivi – aggiunge il coordinatore nazionale – è essenziale promuovere una cultura di rispetto reciproco e comprensione. L’ambiente di apprendimento deve essere inclusivo. Le scuole dovrebbero offrire agli insegnanti formazione su come gestire conflitti e tensioni e istituire protocolli di mediazione, creando un ambiente che prevenga i comportamenti negativi attraverso l’educazione all’ascolto e al rispetto dell’altro, piuttosto che attraverso la paura e la censura”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sembra apprezzare il testo del ddl voluto dal Ministro: “Condividiamo del provvedimento l’intenzione di promuovere la cultura del rispetto, di affermare l’autorevolezza dei docenti delle istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione e formazione, di rimettere al centro il principio della responsabilità e di restituire piena serenità al contesto lavorativo degli insegnanti e del personale scolastico e riteniamo utile la revisione di questa disciplina in considerazione di episodi di violenza scolastica sempre crescenti”.
“Particolarmente apprezzabile – aggiunge Pacifico – è che il voto di condotto influisca sul credito previsto per L’Esame di stato e che l’attribuzione di un voto negativo avvenga anche per violazioni del regolamento di Istituto”.
“È importante tuttavia ribadire – avverte il presidente dell’Anief – che la valutazione del comportamento non deve essere un dispositivo punitivo ma, afferendo all’area degli obiettivi formativi ed educativi, deve contribuire ad accrescere i valori di convivenza civile, consapevolezza dei valori di cittadinanza e senso di appartenenza alla comunità scolastica”.
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