Che il Governo parli adesso di possibile voto di fiducia, in modo esplicito, non ci sorprende più di tanto: siamo stati i primi ad annunciarlo una settimana fa
La notizia non era stata accolta bene dai nostri lettori, nella nostra pagina Facebook alcuni ci avevano accusato di “gufare”; qualcun altro si chiedeva su quali dati si basasse la nostra previsione e altri ancora sostenevano che gli equilibri politici rendevano improbabile, anzi impossibile, una conclusione del genere.
A distanza di qualche giorno la nostra ipotesi si sta rivelando sempre più plausible anche se la vicenda è ancora in corso e fino all’ultimo istante tutto è possibile.
Il fatto è che sulla riforma della scuola la posta in gioco è davvero alta e il Governo non può permettersi di affrontare lo smacco che deriverebbe da uno stop al provvedimento di legge.
E poi c’è da dire che forse il ddl sulla scuola non è il vero pomo della discordia fra Renzi e la minoranza interna: è probabile che il contrasto più profondo sia sulla riforma costituzionale e in particolare sul futuro assetto del senato.
Insomma, i segnali c’erano tutti già una settimana fa anche se non erano inequivocabili.
Poi, come spesso accade in politica, la situazione è precipitata in pochissimi giorni.
E così adesso il ricorso al voto di fiducia appare l’unica soluzione concretamente possibile.
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