Mentre il Partito Democratico sta crollando in malo modo nei consensi elettorali, tanto che, il quotidiano online “La Repubblica” di oggi titola nel seguente modo: “Tonfo del Pd, ora è al 32% fiducia in Renzi mai così giù: Grillo rimonta e vola al 26%”, esplode la querelle, sulla probabile fiducia in Senato di un maxiemendamento del Ddl scuola, tra il leader della Cgil Susanna Camusso e il vicesegretario del partito democratico Debora Serracchiani.
La Camusso, senza mezzi termini, e interpretando il sentimento della stragrande maggioranza degli insegnanti, parla di questa eventuale fiducia, come se fosse una “gigantesca presa in giro insopportabile”.
Debora Serracchiani, vicesegretario Pd, le risponde: “Paradosso, un sindacato che si lamenta mentre si stabilizzano 100 mila lavoratori”. Forse la Serracchiani dimentica di dire che le 100 mila assunzioni, non sono una concessione del governo al mondo della scuola e non sono, come invece spesso asseriscono gli ammaestrati portavoce del Partito democratico, assunzioni che è possibile fare fuori dall’intero progetto del ddl. Infatti quando qualcuno parla di stralcio delle assunzioni dal disegno di legge sulla scuola, i vari Faraone, Serracchiani e Puglisi, sobbalzano dicendo: “La scuola non è un ufficio di collocamento, le 100 mila assunzioni possono essere fatte solo all’interno delle nuove norme contenute nel ddl”.
Nella realtà dei fatti le 100 mila assunzioni sono, ed è giusto ricordarlo, assunzioni dovute, in quanto l’Italia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea, per un utilizzo reiterato dei contratti a tempo determinato nella scuola, e se quindi, non si facessero, l’Italia sarebbe multata dalla UE di diversi miliardi di euro. Quindi lasci perdere la Serracchiani i paradossi, e guardi in faccia la realtà, evitando lo scontro ideologico con la Cgil, che, è bene ricordarlo, è favorevole allo stralcio dal ddl scuola delle 100 mila assunzioni, tanto da chiedere un decreto d’urgenza per assumere su tutti i posti disponibili in organico di diritto e in organico di fatto.
Tuttavia la querelle tra Camusso e Serracchiani, dimostra, ancora una volta, l’arroganza che questo governo ha contro il sindacato, la scarsa propensione all’ascolto e al superamento reale dei problemi. Mettere la fiducia sul ddl scuola, potrebbe risultare un errore politico che determinerà lo sfaldamento con la minoranza dem del partito e la fine di ogni rapporto con il mondo sindacale.
Se questo sarà, scommettiamo che il Pd tornerà ben sotto il 30% dei consensi e il governo sbatterà sugli scogli delle riforme e della corruzione di mafia capitale. Forse il ddl scuola non è una questione solo di fiducia ma è molto di più, ma forse questo la Serracchiani lo ignora totalmente.
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