Per tutti i lavoratori fuorisede, compreso il personale scolastico, ci potrebbero essere importanti novità sul fronte del rispetto dell’articolo 48 della Costituzione, l’esercizio del diritto di voto a tutti i cittadini. Infatti, è stato dato il primo via libera della Camera alla proposta di legge che delega il governo a predisporre le norme attuative per consentire il voto dei fuorisede.
La delega, tuttavia, prevede che si intervenga entro 18 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento e che il voto sia già previsto per le elezioni europee (ma difficilmente la legge sarà operativa in occasione dell’appuntamento nel 2024) e per le consultazioni referendarie.
Come riposta Agi, il testo al momento è composto da un solo articolo e dispone appunto una delega al governo con un duplice oggetto: la disciplina dell’esercizio del diritto di voto degli elettori che per motivi di studio, lavoro, cura, assistenza prestata in qualità di caregiver familiari, si trovano in un comune situato in una regione diversa da quella del comune di residenza; la rimodulazione delle tariffe agevolate per i servizi di trasporto in favore degli elettori che si recano a votare nel comune di residenza.
Con un emendamento approvato in Aula, è stata aggiunta al testo una maggiore specificazione. Nell’esercizio della delega il governo osserva i seguenti principi e criteri direttivi:
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