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Voto Senato 18 anni, ok alla riforma costituzionale. Cambiano i libri di scuola?

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Al Senato è stata approvata la riforma costituzionale che dà ai diciottenni la possibilità di votare i propri Senatori. Sarebbero 178 i voti favorevoli, 15 i contrari e 30 gli astenuti. La riforma potrebbe essere operativa già dalle prossime elezioni politiche, alle quali i giochi al Senato si faranno anche sulla base di quei 4 milioni di ragazzi e di ragazze finora tagliati fuori.

Tre mesi per la promulgazione, una finestra temporale nella quale potrebbe essere richiesto il referendum confermativo, in quanto il 9 giugno – spiegano i Costituzionalisti – la Camera ha approvato il Ddl senza raggiungere il quorum dei due terzi che avrebbe scongiurato il passaggio referendario.

Le dichiarazioni di Lucia Azzolina

Non si fa attendere la riflessione della ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che sul proprio profilo social dichiara: “Tutti i maggiorenni potranno votare per l’elezione del Senato“.

E spiega: “L’aula del Senato ha approvato stamani il disegno di legge costituzionale che abbassa l’età di voto per il Senato da 25 a 18 anni. Trattandosi di una riforma costituzionale è stato necessario un iter più lungo, con 4 votazioni nei due rami del Parlamento”.

“Adesso ci siamo. Con questa riforma si coinvolgono e si fanno appassionare alla vita di comunità i nostri giovani. Che chiedono solo di essere responsabilizzati e non messi all’angolo come spesso purtroppo accade, nell’agenda della politica”.

Quindi il suo pensiero va alla scuola: in classe “è già previsto lo studio della nostra splendida Costituzione. Da oggi abbiamo un motivo in più per insegnarla ai ragazzi e alle ragazze”.

In maniera incidentale, adesso, nasce la riflessione: quali effetti sui libri di testo relativi all’educazione civica e al nostro ordinamento costituzionale?