Il Parlamento ha approvato uno specifico emendamento destinato ad incidere significativamente sulla problematica della vulnerabilità sismica delle scuole.
In base alla correzione normativa sarà lo Stato a finanziare, sulla base di uno specifico stanziamento, le verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole nelle zone a rischio sismico classificate 1 e 2 nonché per la progettazione degli eventuali interventi di adeguamento antisismico che si rendono necessari a seguito delle verifiche.
Le predette verifiche dovranno essere svolte entro il 30 giugno 2018 e gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici scolastici che si renderanno necessari all’esito delle verifiche saranno inseriti nella programmazione triennale nazionale per l’edilizia scolastica per essere finanziati con le risorse annualmente disponibili.
Tutto ciò nasce dal sindaco di Ascoli che aveva scritto al presidente del consiglio Paolo Gentiloni per avere delle linee guida.
A tal riguardo il sindaco ha dichiarato: “Subito dopo la crisi sisma/neve del 18 gennaio ebbi modo di palesare al premier Gentiloni l’assoluta solitudine dei comuni rispetto al tema della vulnerabilità sismica delle scuole. Rinforzai la mia denuncia in occasione dell’audizione che la Commissione Ambiente della Camera ha riservato all’Anci per l’esame del decreto Sisma Ter, attualmente in via di conversione”.
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