Didattica

Whatsapp a scuola: se usato bene va bene

Whatsapp? È  la più famosa app di messaggistica istantanea e in molte scuole sono partite sperimentazioni per utilizzarla nelle comunicazioni tra docenti e ragazzi, in classe e fuori.

Per i bambini più piccoli, fra l’altro, si legge su Linkiesta, è il primo impatto nell’insegnamento della scrittura e della punteggiatura. Infatti il cellulare contiene già di per sé un correttore che unito ai consigli della maestra, in tempo reale e soprattutto mirati, riesce a integrare l’insegnamento.

Per l’inclusione

Un gruppo Whatsapp può inoltre aiutare l’inclusione, facilitando le interazioni e il senso di appartenenza, unendo episodi (e dunque frasi) della vita quotidiana del bambino a un aspetto didattico, in questo caso grammaticale.

Con  Whatsapp inoltre – scrive sempre Linkiesta- si può restituire ai ragazzi la capacità di soffermarsi sui vocaboli meno utilizzati, di capirli e di farli propri.

Gruppo da utilizzare per postare materiale didattico

Una prof di  una scuola media nella provincia di Benevento, ha avviato un progetto di durata annuale per coinvolgere una classe in un gruppo Whatsapp da utilizzare dentro e fuori l’aula per  postare link, compiti, foto di appunti per gli alunni assenti, chiedere materiale o attività propedeutiche per il giorno dopo, informare di eventuali variazioni o novità, ecc. Per di più essere in un gruppo, seppur virtuale, aiuterà l’inclusione: lo schermo digitale faciliterà l’interazione sociale e restituirà un senso di appartenenza progettuale al gruppo classe.

Abbatte i costi

Ma non solo l’app aiuta anche ad abbattere costi e sprechi, riducendo le fotocopie, ma anche può contribuire a creareun archivio potenzialmente infinito di Whatsapp e la possibilità di creare gruppibroadcast consentono di memorizzare per tutto l’anno scolastico esercizi, consigli, linee guida che possono essere ripescati nel momento del bisogno.

In Inghilterra –fa notare Linkiesta-, una docente ha raccontato di archiviare alla fine di ogni lezione un audio con il riepilogo degli argomenti trattati, i compiti assegnati a casa e l’obiettivo della lezione successiva.

Le spiegazioni non si perdono

Ma si rifletta pure sui grafici fatti alla lavagna che devono essere cancellati per far posto ad altri. Anche in questo caso, basta inviare i singoli file sui cellulari e rimarranno senza il rischio di perdersi o senza che qualcuno possa copiarli in maniera errata o incompleta. Per non dimenticare la possibilità di inviare audio e video, anche di grandi dimensioni: spezzoni di documentari, interviste, servizi giornalistici che possono corredare la spiegazione dell’insegnante.

Pasquale Almirante

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