Il tribunale di Firenze ha disposto l’immediato spegnimento del WiFi di una scuola per proteggere la salute di un minore. Il tribunale ufficializza pareri precauzionali in piena corsa al 5G, l’insidioso wireless di quinta generazione privo di studi preliminari sugli effetti su ecosistema e salute umana.
Significativo è anche il passaggio in cui il tribunale afferma come nella scuola “il servizio Internet può ben essere garantito dall’istituto anche mediante impianti che non producono elettrosmog, senza il ricorso al Wi-Fi senza fili”, puntando evidentemente sulla lungimiranza del Decreto 11 Gennaio 2017 emanato dall’ex ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti che, in tema di inquinamento indoor per gli uffici della pubblica amministrazione, dispose la sostituzione del Wi-Fi col più sicuro cablaggio, cioè la connessione via cavo in dotazione già diverse scuole virtuose d’Italia (2013 mozione del Consiglio regionale del Piemonte o 2015 mozione della Provincia Autonoma di Bolzano).
A tal riguardo si ricorda in riferimento all’inquinamento elettromagnetico nelle nostre scuole ed in generale nei luoghi di lavoro ad oggi sono in corso studi scientifici sugli effetti provocati dall’eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche sull’uomo, sugli animali e sulle piante. Gli effetti dell’inquinamento elettromagnetico sono (https://www.tecnicadellascuola.it/il-maggiore-inquinamento-elettromagnetico-nelle-scuole-arriva-dagli-smartphone ):
• L’impatto delle radiazioni non ionizzanti sull’uomo dipende dall’intensità e dalla frequenza delle radiazioni stesse.
• Le radiazioni molto intense di bassa frequenza possono provocare impulsi nervosi e contrazioni muscolari involontarie.
• Le radiazioni intense ad alta frequenza possono provocare un surriscaldamento dei tessuti.
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