![Ascoli La Penna In Mano](https://www.tecnicadellascuola.it/wp-content/uploads/2021/03/Ascoli-la-penna-in-mano-scaled-300x194.jpeg)
Quanto è praticata la lingua italiana nelle nostre scuole a livello di scrittura (e, soprattutto, di scrittura autentica) e di studio di una grammatica descrittiva? Poco, a quanto è dato sapere, mentre è certo che abbiamo spesso alunni che sono scarsamente motivati alla lettura e allo studio della letteratura, scrivono solo se costretti e con scarso coinvolgimento personale, commettono “sempre gli stessi errori” in ambito grammaticale.
E di fronte a questo evidente “abbaglio”, che fare? “Mettere al centro l’alunno, creare contesti autentici, attivare problem solving, potenziare collaborazione e autovalutazione, valorizzare l’esperienza hic et nunc dell’alunno: sono davvero traguardi realizzabili? Come lettura e scrittura promuovono tutto questo? Come creare lettori e scrittori a vita?”.
Sono domande che un articolo sul Sussidiario di qualche anno fa venivano posti e a cui risponde esaminando il metodo Wrw, Writing and Reading Workshop.
Di cosa si tratta? Si può definire “il Wrw come una vera comunità di lettori e scrittori, che, in un ambiente strutturato ma non controllato, si immergono nella lettura e nella scrittura, condividono significati, sperimentano tecniche e strategie. È un luogo di partecipazione, in cui è centrale il processo che conduce o ad un testo scritto finito, o alla costruzione del significato di un testo letto; ogni studente, infatti, è personalmente accompagnato dal docente in un percorso di maturazione, attraverso modelli testuali di riferimento e dentro una costante riflessione metacognitiva. L’alunno è continuamente supportato da strategie, procedure e routine, ma è chiamato a decidere e scegliere in autonomia per poi offrire un personale contributo alla pratica laboratoriale comune, in un continuo scambio di stimoli e feedback reciproci fra docente e studenti, o fra pari”.
In particolare, specifica l’articolo, “il processo di scrittura si dipana secondo alcune fasi: prescrittura, bozza, revisione, editing, pubblicazione del prodotto finale”.
Dunque lettura e scrittura insieme dal momento che “strumento essenziale in ambedue i laboratori è il taccuino, che non è un diario né un quaderno di esercizi, ma uno strumento personale dell’alunno per raccogliere idee, titoli, spunti, strumenti, citazioni…è lo specchio della personalità del lettore/scrittore, essenziale per valorizzare l’esperienza ed il percorso cognitivo-emozionale di ciascuno, nell’ottica di quella “personalizzazione” di cui da anni parliamo. Infatti, qui è il punto centrale del Wrw: uno sguardo unico e personale su ogni alunno, che ha nel docente il suo vero mentore, il modello vivente, che legge e scrive con lui”.