Anche i giovani devono conoscere l’importanza della frequenza cardiaca per combattere e prevenire le malattie cardiovascolari: la sua rilevanza come fattore di rischio è dimostrata dallo studio Shift, il più grande al mondo mai condotto sullo scompenso, presentato il 29 agosto durante un congresso internazionale svolto a Stoccolma. I ragazzi devono quindi imparare necessariamente a misurarsi il polso.
A spiegare l’importanza della misurazione del battito è Roberto Ferrari, presidente della Società Europea di Cardiologia, che lo fa con un video su You tube. Un canale tecnologico particolarmente amato dai giovani che diventa, se utilizzato al meglio, anche un valido supporto informativo-educativo. “Abbiamo questo scelto questo contenitore – dice il cardiologo – per raggiungere i giovani: è fondamentale che imparino le semplici regole per misurarsi correttamente la frequenza cardiaca a riposo e le insegnino ai loro genitori”. Per eseguire correttamente la misurazione del battito occorre attuare “semplici regole”: per prima cosa il rilevamento va effettuato la mattina, appena alzati e dopo essere rimasti a sedere per qualche minuto. La frequenza cardiaca, cioè numero di battiti in un determinato periodo di tempo, va misurata esercitando con due dita (indice e medio) una leggera pressione al centro del polso. Per capire esattamente in quale punto basta seguire la linea del pollice. Si possono contare i battiti in un minuto oppure limitarsi a 15 secondi per poi moltiplicare il numero per 4. Per capire se tutto è sotto controllo è bene annotare i risultati e ripetere il controllo frequentemente (ogni giorno o almeno 2/3 volte alla settimana). Un’altra possibilità è effettuare la rilevazione tastando la carotide, la grossa vena che scorre lungo il collo. “La media a riposo in una persona sana dovrebbe essere intorno ai 60 battiti al minuto. Se il valore supera i 70 il cuore può ‘soffrire’ ed è bene correre ai ripari: correre in senso letterale, perché l’esercizio fisico è il modo migliore per abbassare la frequenza – aggiunge il professore -. L’esercizio fisico leggero ma costante nel tempo, abbassa i battiti cardiaci nell’arco della giornata. Dove questo non sia sufficiente è bene consultare un cardiologo”.