Il governatore del Veneto, Luca Zaia, fa sul serio in tema di autonomia scolastica.
Dopo aver firmato un accordo col ministro dell’Istruzione Marco Bussetti per l’insegnamento della storia veneta in tutte le scuole della regione, rilancia: proposta di legge in Veneto presentata al ministro per le Regioni, Erika Stefani: “trasferimento su base volontaria del personale della scuola, maestre, prof e bidelli, alla Regione Veneto, il tutto incentivato da stipendi possibilmente più alti“.
Si tratta, però, di un tema che non trova l’appoggio a pieno titolo del Miur. Infatti, così come segnala Il Corriere della Sera, il ministro Bussetti, era stato molto cauto: sul tema bisogna coinvolgere i sindacati che già hanno detto no qualsiasi ipotesi che incrini l’istruzione nazionale.
Resta in campo, però, un’altra ipotesi: si potrebbe puntare ad un meccanismo che permetta di indire concorsi sulla base del fabbisogno regionale, senza dover aspettare la macchina dello Stato – potendo contare su un budget regionale variabile in funzione del gettito fiscale, con la promessa anche di stipendi più alti e comunque diversi da quelli del resto del Paese.
Sarà così? Vedremo…
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