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Zaia: stop AstraZeneca sotto i 60 anni. Ma ok seconde dosi: “Se è stato già fatto, nessun problema”

Lo stop di AstraZeneca sotto i 60 anni viene stabilito dal presidente della regione Veneto Luca Zaia, che si mostra estremamente indispettito dalla semplice “raccomandazione” di usare il vaccino al di sopra dei 60 anni, una mossa che sembra una mancata assunzione di responsabilità, rispetto alla quale, al contrario, il Veneto assume una posizione decisa.

No al vaccino AstraZeneca sotto i 60 anni

Così il Governatore Zaia:Il Veneto ha deciso in questa fase di non fare più AstraZeneca sotto i 60 anni.

Ma ricorda: i casi di trombosi? Un’incidenza infinitesimale. E aggiunge: “Adesso verranno inseriti anche nel bugiardino, ma ovvio è che resta valido un aspetto fondamentale: c’è più rischio di morire di Covid che di vaccino.” Un principio ribadito anche nel corso della conferenza stampa del Presidente Draghi dal professore Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, che ha ribadito: “Gli eventi trombotici sono straordinariamente rari.”

Sì alla seconda dose AstraZeneca

Quanto alla seconda dose il governatore Zaia chiarisce che i richiami AstraZeneca saranno effettuati con AstraZeneca, “perché se qualcuno lo ha già fatto vuol dire che non ha avuto problemi,” e in questo si trova d’accordo con la disposizione del ministro della Salute Speranza, al quale il presidente del Veneto avevo chiesto di fare chiarezza.

Tuttavia, il Governatore dovrà fare i conti con un’alta percentuale di rinunce, dato che nel Paese si segnala una mancanza di fiducia nei confronti del vaccino AstraZeneca anche tra chi lo ha fatto e non ha manifestato particolari problemi. Perplessità e preoccupazioni che investono anche il mondo della scuola, principale beneficiario di AstraZeneca, insieme alle forze dell’ordine. Come segnala il direttore Alessandro Giuliani, infatti, in Lombardia, un 15-16% di prenotati non si è presentato; alla Asl Napoli 1, martedì, su 4mila prenotati 800 hanno disertato la vaccinazione, quindi il 20%; “Rischiamo di avere vaccini che non riusciamo a inoculare, perché la gente non li vuole”, ha detto il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga.

Intanto la Francia su AstraZeneca fa una scelta diversa. Le persone sotto i 55 anni che hanno ricevuto la prima dose di vaccino faranno infatti il richiamo con Pfizer o Moderna. Lo ha anticipato il ministro della Salute, Olivier Veran, mentre l’annuncio ufficiale è previsto nelle prossime ore. 

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Carla Virzì

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