Home Attualità Zaki ringrazia, ma rifiuta il volo di Stato: gesto di indipendenza

Zaki ringrazia, ma rifiuta il volo di Stato: gesto di indipendenza

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Dopo la grazia del presidente egiziano, Patrick Zaki sembra quasi non credere ancora alla sua scarcerazione arrivata con la mediazione italiana.

Il giovane intanto di riprendere la sua vita, da oltre tre anni sospesa nella incertezza, pianificando di tornare a Bologna il prima possibile dove gli è stata conferita già la laurea. Poi, ha dichiarato, vorrebbe rientrare al Cairo per sposare la sua fidanzata. 

Intanto il viaggio di ritorno in Italia ha slittato per qualche tempo: atteso ieri, poi oggi, alla fine ha annunciato lui stesso un leggero cambiamento nei piani dovuto alla sua scelta di non approfittare del volo di Stato messogli a disposizione del Governo italiano.

Ha deciso infatti il ritorno con un volo di linea per Milano, per evitare di dover incontrare o farsi assistere dalle autorità italiane. Un rifiuto che avrebbe irritato e non poco il governo, che lo stesso Zaki aveva ringraziato il giorno prima.

“Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma di indipendenza. La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata”: così Amnesty International 

“Al giovane Patrick vorremmo ricordare che dire “grazie” non è un atto politico, né una scelta di campo, così come non lo è salire sul volo di Stato e farsi fotografare con le autorità. Ma solo umana riconoscenza e buona educazione”, dice Maurizio Lupi