Educare nelle scuole al rispetto della diversità. Lo ha affermato il deputato del Pd Alessandro Zan a ‘Porta a porta’ riguardo la parte del ddl relativa alla scuola. “SI tratta di progetti per combattere le discriminazioni se uno viene continuamente offeso e bullizzato – ha spiegato Zan – l’identità di genere è sulla parte penale non delle scuole ed è una definizione che serve ai giudici per combattere le discriminazioni”.
Sulla legge contro l’omofobia si è espresso anche il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio: “Bisogna aver fiducia che il Parlamento riuscirà a trovare la quadra” ha affermato Coraggio, facendo intendere che una legge sarebbe opportuna.
Cosa propone il ddl Zan
In assoluto, il ddl si propone di prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità.
Il testo prevede l’estensione dei cosiddetti reati d’odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del codice penale), a chi compia discriminazioni verso omosessuali, donne, disabili.
Le pene previste
Per chi incorre nell’istigazione e in discriminazione in questo genere di reati, scatterebbe la reclusione fino 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro.
Scatterebbe il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza, o per chi partecipa a organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza, sempre riferita alla discriminazione razziale, etnica o religiosa oppure verso omosessuali, donne, disabili.
Aggravanti e clausole
Alle discriminazioni omofobe viene estesa un’aggravante che aumenta la pena fino alla metà.
Nel disegno di legge si prevede una “clausola salva idee”, che fa salve “la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte” dei cittadini.