Attualità

Zona arancione scuola, cosa succede nelle 8 regioni a rischio medio

Il nuovo provvedimento del Ministero della Salute dispone il passaggio in area arancione delle Regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

Campania

In Campania De Luca ad oggi 22 febbraio non ha emanato una nuova ordinanza sulle scuole, preferendo delegare gli amministratori locali, che hanno facoltà di emanare ulteriori misure restrittive. Il Governatore si limita a una raccomandazione di massima prudenza.

Così il Presidente De Luca: “L’Unità di crisi ha fornito tutti i dati e abbiamo responsabilizzato le amministrazioni comunali per evitare la cattiva abitudine di nascondersi dietro le ordinanze del presidente della Regione. Iniziamo ad assumerci le nostre responsabilità. Nelle prossime settimane, poi, verificheremo l’andamento dell’epidemia.”

Anche in Emilia Romagna e in Molise restano valide le misure del DPCM, rispetto alle quali non sono state prodotte ulteriori strette. Dunque le scuole restano aperte con le superiori in presenza almeno al 50%, salvo restrizioni locali.

Emilia Romagna

Sul sito della Regione Emilia Romagna, in relazione al passaggio alla fascia arancione, infatti, si legge:

L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione (elementari e medie) e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (scuole superiori) adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza.

La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza.

Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Sono sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.

Il comunicato del Ministero della Salute

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa, a partire dal 21 febbraio 2021 è la seguente:

  • area gialla: Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto
  • area arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria.
  • area rossa: nessuna Regione.

Nonostante la regione Puglia rimanga in fascia gialla, il Governatore Emiliano riporta le scuole in DaDcome riferiamo in un altro pezzo.

Scuole in area arancione o gialla

Ricordiamo cosa prevede il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 14 gennaio 2021.

Superiori in presenza dal 50 al 75%

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza.

La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza.

Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Scuole infanzia e primo ciclo interamente in presenza

L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza.

Scuole nelle zone rosse

Il Dpcm, per le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (cd. zone rosse), prevede che resta fermo lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, per le classi seconda e terza delle scuole medie e per tutte le classi delle scuole superiori le attività scolastiche e didattiche le lezioni si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori  o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

TESTO DPCM 14 GENNAIO 2021

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Carla Virzì

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