Toscana e Abruzzo sarebbero le regioni a rischio di tornare arancioni dopo il monitoraggio della cabina di regia, atteso per oggi pomeriggio e che ridisegnerà la mappa-colori delle regioni in cui la curva del contagio torna a rialzare la testa. A rischio zona rossa l’Umbria, dove, tra le maggiori preoccupazioni del Ministero della Salute vi sono le varianti inglesi del Covid.
In giallo da ieri la Puglia: sono così 17 le regioni, più la provincia autonoma di Trento, a poter godere di regole meno stringenti, comprese Lazio e Veneto che oggi dovrebbero vedere confermata la permanenza nella fascia ‘soft’ grazie all’indice Rt sotto 1. Potrebbe tornare gialla anche la Sicilia.
Cosa cambia per la scuola? Ricordiamo che le scuole superiori, eccetto che in zona rossa, sono tornate alla scuola in presenza al 50%, con una progressione verso il 75%. E nel contempo, in alcune realtà, come la Puglia o la Campania, i genitori hanno facoltà di scegliere se mandare i figli in presenza o mantenerli in DaD. Nelle zone rosse si va in DaD a partire dalla seconda media, ma eventuali ordinanze regionali potrebbero inasprire le misure e destinare alla didattica a distanza anche altri gradi di scuola.
In fatto di scuola, l’Umbria e l’Abruzzo hanno la quota maggiore di alunni in DaD per via della variante inglese del virus, che appena ieri ha anche raggiunto una scuola di Bollate, come riferiamo in un altro pezzo.
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